venerdì 10 febbraio 2012

Social

Branchi di uomini si riuniscono ogni pomeriggio al bar, a fumare sigarette -o pipe, a seconda dei gusti- e danno inizio alle Olimpiadi sociali.

-Io ieri sera ho portato a casa la bionda della birreria.
-Ma dai Gianni, non ti crede più nessuno minchione come sei. Noi ormai esigiamo le prove, vero ragazzi?
-Ben detto! Vogliamo le prove! Vogliamo le prove!

Maurizio, il capoclan, chiede silenzio e prende parola.
-Ragazzi, sentite che vi racconto. Ieri sera ho portato a cena Alyna e una sua amica di università. Le ho fatte bere un pò, birra, rum e boom boom..fuochi d'artificio.

-Davvero?
-Oh mio Dio beato te.
-Che avete fatto? Dove le hai portate?
-Tutti e 3?

-Già, già, eheh.

-Porti anche me una sera? Ti prego.
-Ma dove vuoi venire tu, Gianni, a farmi fare brutta figura eh?! Tagliati la cresta e riempi il portafoglio e poi, forse, se ne riparla.

Uno tsunami di sogghigni e risate -talvolta vere, talvolta forzate- pervadono il gruppo.

Nel frattempo un uomo parcheggia la macchina davanti al bar e scende, sguardo fermo e imperturbabile, giacca di pelle, passo deciso, attraversa il clan con noncuranza. Le voci si zittiscono in automatico, gli sguardi si riempiono di ammirazione, il tempo scorre al ritmo dei suoi piedi.

Chi è il vero capoclan? L'unico che in realtà non ne fa parte e non ne vuole far parte, nè si degna di prendere atto della sua esistenza, è l'unico che potrebbe farne davvero ciò che vuole.

Il branco lo si può trovare, autentico, in quasi tutte le città, prevalentemente nelle periferie.
Ovviamente ne esistono anche molte varianti, più o meno rocambolesche.

Per l'appunto si sta diffondendo negli ultimi anni la moda dell'anticonformismo. Gruppi di sedicenti misantropi, li vedi girare come mandrie il sabato sera per la città, a vantarsi del proprio essere diversi con racconti di vita da fantascienza di cui nessuno,tra loro,osa mettere in dubbio la veridicità: tradirebbe se stesso se lo facesse. Dal versante opposto i misantropi veri. Quelli che darebbero oro per il dono dell'invisibilità, oppure attendono con ansia una qualche catastrofe naturale che venga a distruggere definitivamente la razza umana.
Loro ti aspetteresti di trovarli sempre soli, magari chiusi in casa. Invece no. Amano la riservatezza, la solitudine,in compagnia si trovano bene in coppia,al massimo in trio. Eppure si immergono nel minestrone sociale tanto da non essere più identificabili, puoi scovarli tra le più svariate attrattive della vita mondana, ma solo a intuito potresti riconoscerli: non si scriveranno in fronte mai niente che non denoti conformismo.

Ognuno cerca di somigliare all'opposto di ciò che prevale in lui.
Per riempire le proprie mancanze di finzione.
Per un qualche istinto che tende all'equilibrio.
O, raramente, per paura della propria stessa natura.

Chi è tanto l' "uno" quanto l' "altro"non ha più niente da dimostrare. Come l'uomo in giacca, è sinceramente fuori dai meccanismi del branco. Non più burattino, può muovere i fili a suo piacimento.

Butterflies'Q.

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